Creare un presepio artistico (per principianti) - Parte 1
Vi appassiona la tradizione del presepio? Vi divertite a creare paesaggi con carta da roccia, casette, capanna, muschio, statuine e vario materiale commerciale?
Vorreste aggiungere personalità al vostro allestimento, con qualche oggetto ideato e realizzato con le vostre mani? Addirittura, se l'obiettivo è quello di costruire integralmente ogni particolare del presepio, questa pagina fa per voi. Non arrendetevi se non possedete manualità da pittori o scultori, perché ho preparato alcuni consigli semplici per produrre risultati di sicuro effetto, e addirittura potreste meravigliarvi di voi stessi. Anzi, è proprio l'imprecisione l'ingrediente giusto per dare maggior impatto realistico...
Cosa c'entra tutto questo con un blog dedicato alla stampa 3D? In effetti, nella descrizione che seguirà troverete soltanto alcuni accessori creati appositamente grazie alle stampanti 3D, mentre l'unico, vero punto in comune col blog è lo spirito creativo e l'ingegno di auto-costruirsi i frutti della propria immaginazione.
Cominciamo, dunque.
Materia prima fondamentale è il POLISTIRENE, reperibile in fogli presso i negozi di bricolage e materiali edili. Non acquistarne di spessore superiore ai 3 centimetri.
La sua consistenza permette di lavorarlo con facilità e pulizia, senza quei fastidiosi residui elettrostatici del polistirolo: può essere inciso con incidendolo con punteruoli, scalpellini, perfino gli uncini da odontoiatra o qualsiasi strumento che vi venga in mente. Si sfoglia molto facilmente col taglierino, asportando trucioli ed è perfetto per allestire il "cantiere" anche in ambito domestico, senza dover per forza rinchiudersi in garage o in uno scantinato.
Con il giusto esercizio, scoprirete di poter simulare legno, pietra, accessori di terracotta e molto altro semplicemente scolpendo e dipingendo questo fantastico materiale, davvero pratico da lavorare.
Indispensabile, per fissare le parti fra loro, la COLLA VINILICA, solubile in acqua e atossica.
In questa prima immagine, vediamo un'ambientazione già parzialmente impostata, utilizzando solo il polistirene. Concentratevi sui dettagli in primo piano a sinistra, per capire come inizia la costruzione di una scenografia: vedete il pozzo, formato da due mezzelune tagliate e incollate; l'effetto delle pietre, per il momento, è tracciato a penna biro o pennarello.
Lavoriamo ora col PIROGRAFO, strumento reperibile anche a prezzi assai economici e identico al saldatore a stagno. Serve per scrivere sul legno, annerendone la superficie, e perciò si impugna come una penna, la cui punta è scaldata mediante resistenza. A differenza del saldatore, sulla punta del pirografo si possono installare utensili di varie forme, in base al tratto grafico che si vuole ottenere.
Il calore provoca un forte ritiro del polistirene, e nel nostro caso, abbiamo utilizzato la punta fine per scavare le fughe fra i vari mattoni, e la punta piatta per "rovinare" la superficie della pietra. Prima di eseguire l'oggetto definitivo, esercitate la manualità su alcuni scarti, per prendere confidenza con lo strumento ed evitare un lavoro troppo grossolano.
In queste immagini, i pezzi sono già cosparsi di una prima mano di vernice. Utilizzare COLORI ACRILICI e cominciare sempre dalla tinta più scura. Per il muro e il pozzo, ho scelto di partire dal grigio scuro, che sarà il colore delle fughe fra le pietre, e sarà la tinta di fondo della muratura. Per stendere uniformemente la mano di fondo, utilizzare il colore leggermente diluito in acqua.
Ecco due inquadrature del muro finito, con differenti illuminazioni. Le passate successive al grigio sono state effettuate con un pennello piatto largo poco meno di cm 2, utilizzando la cosiddetta tecnica del pennello a secco. Vale a dire che le setole devono essere appena intrise (non impregnate) di colore non diluito. Il pennello deve essere passato velocemente sulla superficie, così da non colorare le zone più profonde. In questo caso, sono state utilizzate due tonalità di marroncino, completando la colorazione col bianco, che completa l'effetto tridimensionale del muro.
Il chiaroscuro delle ombre aiuta ad apprezzare meglio il lavoro di incisione a pirografo.
Guardiamo, ad esempio, questo forno a legna. Notate il lavoro assolutamente impreciso, nel taglio e nella finitura. È stata scavata completamente la cavità del forno, applicando con colla vinilica un piccolo davanzale. La legnaia sottostante è ottenuta scavando solo parzialmente.
Come colore di fondo, è stato scelto il nero e per le passate successive sono stati impiegati grigio, marroncini vari e bianco. Non essendoci l'effetto dei mattoni separati dalle fughe, la tecnica del pennello a secco non serve e qui si può leggermente diluire, seppur con poche gocce di acqua. Sempre per migliorare il realismo, stendere i vari colori in modo che si impastino fra loro, mostrando le striature del passaggio del pennello, così da migliorare l'impressione del muro invecchiato.
Realizziamo ora una porta, fatta di legno abbastanza "marcio" e incassata in un muro adeguatamente vecchio. L'edilizia povera, tipica dei caseggiati rurali, è una costante della tradizione popolare del presepio e sottolinea l'umile semplicità in cui viene alla luce il Bambino.
Anche per questi pezzi, avanti senza pietà, senza temere di essere poco precisi. Col taglierino, esattamente come se affettaste un prosciutto, scavate il piano del muro per far risaltare l'architrave e lo stipite della porta. Con un punteruolo o sempre col pirografo, scavate i contorni di questi elementi, per staccarli ancor più dal muro e separarli fra loro. Con uno scalpellino, rovinate la superficie del muro.
Lo stesso fate con la porta: contorni irregolari e smussati, all'interno scavate i solchi fra le assicelle e, con la punta del taglierino, incidete le venature del legno. Le due assi trasversali sono state realizzate a parte e poi incollate. Colore di fondo: nero uniforme, diluito.
Si procede, poi, con il pennello a secco sia per il muro, sia per la porta. Stratificare i colori scelti a piacere, dallo scuro al più chiaro, passando pennellate veloci. Il nero rimarrà solo nelle fughe e nelle porosità più profonde dell'intonaco, Consiglio di applicare sempre almeno un colore caldo. In questo caso, fra i marroncini vi è una "terra bruciata", che vela leggermente il muro, amalgamando le sfumature.
Per fermare la porta, che nell'effetto finale apparirà socchiusa, basta un semplice nastro adesivo da carrozziere.
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