Creare un presepio artistico (per principianti) - Parte 2

Vediamo ora un esempio di costruzione della grotta della Natività.


Disponiamo le statue per avere un'idea di massima dello spazio necessario a contenere la scena.
Tutto intorno, si dispongono blocchi di polistirene secondo lo schema che vogliamo. Formeranno una sorta di "igloo" e l'importante è accumularli sfalsati, come mattoni, disponendoli in modo irregolare, per formare una superficie sconnessa. A meno che non desideriate aprire delle cavità nella roccia, i mattoni vanno disposti uno contro l'altro, senza distanze fra loro. Incollare il tutto con la "solita" vinilica, mettendo un po' di gocce per ogni blocco.
Qui vediamo il cielo della grotta formato da alcuni scarti di polistirolo grigio, che mi avanzavano e finalmente ho utilizzato. Sono stati disposti a formare un foro centrale, per illuminare il Bambino.
Notate la tecnica di taglio del primo foglio di polistirolo: il foro è ottenuto con il taglierino, ma la parte anteriore è stata sagomata con un ARCHETTO A CALDO, utile per tagliare questo materiale senza fare sporco. Come il pirografo, è un attrezzo reperibile a prezzi molto accessibili e, per il basso voltaggio di funzionamento, può essere collegato a una pila a 9 Volt o all'alimentatore del treno elettrico.
Attendere che la colla solidifichi, per cui serviranno almeno 5-6 ore, anche una mezza giornata.
Nella foto di sinistra si vede la grotta appoggiata su una sorta di terrapieno, ottenuta con le tecniche già descritte: è una lastra di polistirene ritagliata col taglierino, creando insenature e anfratti che simulino le imperfezioni di terra e roccia. Il tutto è stato poi "aggredito" con la punta piana del pirografo, per aumentare le irregolarità delle superfici.


Foto di sinistra) Preparare una miscela di acqua e colla vinilica in parti uguali, ben miscelata e munirsi di un rotolo di carta assorbente. Strappare i singoli quadrati e tagliarli in quattro parti, possibilmente con forbici, per lasciare i contorni puliti e senza sfilacciature. Rivestire la grotta con i foglietti di carta assorbente, spingendoli col pennello impregnato della miscela. La carta non deve aderire perfettamente alle pareti, ma incresparsi e restare sollevata in alcuni punti, per nascondere un po' l'effetto dei "mattoni". I fogli devono sovrapporsi senza lasciare porzioni libere della struttura portante. Se credete che in alcuni punti la carta si sia sfibrata o indebolita, rinforzatala sovrastandola con altri foglietti. Più materiale aggiungerete, più realistico sarà l'effetto.
Attendere almeno 12 ore perché si asciughi tutto; se state lavorando in casa, l'ambiente sarà pervaso da un aroma vagamente simile a quello dell'aceto.
Foto di destra) Verniciate l'intera struttura di nero, non troppo diluito, cercando di riempire il più possibile le fessurazioni. Se avanzerà qualcosa di bianco, sarà parte dell'impressione finale.


Senza diluire il colore, stendiamo il grigio sempre col procedimento del pennello a secco, però passando più lentamente per riempire un buon numero di fessurazioni.
Quando il grigio si è asciugato, riprendiamo i tubetti di marroncino già uttilizzati, per ombreggiare la roccia di varie tonalità. Ora, la tecnica "a secco" è obbligatoria, perché il colore deve solo leggermente sporcare la superficie, senza coprirla. Passare il pennello in modo sparso.


Qualche considerazione sul pavimento e il piccolo paesaggio di fondo, formato da una piccola altura da cui scenderà un pastore. Tutto è costruito incollando due fogli di polistirene uno sopra l'altro. Vedete come taglierino e pirografo siano stati applicati in modo "spietato", per rovinare le superfici e creare forme il più possibile naturali. Non serve una mano da chirurgo per questo, soltanto un po' di decisione e tutto uscirà automaticamente.
In queste foto, vediamo due piccole scalinate: la prima, che scende dal forno per le pizze, e l'altra (in primo piano) che sale verso il terrapieno della grotta. Essendo opere murarie a contatto col terreno, e perciò umide, ammuffite e sporche, le fughe saranno scurissime. Perciò, la colorazione partirà da una stesura di nero, a cui seguiranno applicazioni di varie gradazioni di marrone (per avere realismo e maggior tridimensionalità del terreno), oppure grigio e bianco (sui gradini), sempre con una leggera velatura di marroncino, per "scaldare" le tonalità della pietra.

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