Il mio laboratorio "domestico" è servito soltanto a preparare la base di esposizione del prototipo, corredato con targhette stampate a due filamenti, bianco e rosso.
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Le dimensioni importanti dell'oggetto hanno richiesto l'aiuto di un laboratorio esterno, la SI-DESIGN di Rubiera (RE), grazie al quale la "IMOLA" non soltanto si presenta di ottima qualità, ma è anche un'efficace dimostrazione dei risultati raggiungibili combinando vari materiali e metodologie di stampa 3D.
L'intero corpo vettura è stampato a filamento di pla;
i pneumatici sono in filamento di tpu, elastico;
i cerchi sono stati ricavati con resina, modellata in stereolitografia;
l'ala posteriore è prodotta con tecnologia Multijet Fusion di HP, basata su polimerizzazione di polveri.
Il tocco finale della presentazione è merito della VEPRAM VETOPLAST, di Villanova di Castenaso (BO), che mi ha fornito la vetrina in metacrilato, realizzata con un grado di finitura impeccabile.
Il minimo che potessi fare era, dunque, ringraziare pubblicamente questi Fornitori, grazie ai quali la mia idea è cresciuta, guadagnando concretezza.
In più, la "IMOLA" diventa, per me, uno strumento di comunicazione sempre più coinvolgente, non solo per illustrare la vera essenza del progetto, ma per potenziare la mia attività di divulgazione sull'impatto rivoluzionario che le tecnologie di produzione additiva hanno iniziato a portare nel nostro Mondo.
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